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Una figura storica della scuola italiana, a volte temuta, a volte complice, troppo spesso bistrattata: il bidello. Una professione mai presa troppo in considerazione dai giovani, ma che ora - complice la crisi e le difficoltà nel trovare un lavoro cosiddetto 'sicuro' - sta diventando una di quelle opportunità da prendere al volo. Se la prospettiva di lavorare nella scuola, a stretto contatto con bambini, ragazzi, insegnanti e genitori esigenti non vi spaventa, scoprite qui come si fa a diventare bidelli.
Il bidello: compiti e responsabilità
All'interno delle scuole (di qualsiasi ordine e grado esse siano), la figura che si occupa del buon
funzionamento dell'edificio e della sicurezza di alunni e corpo docente è il bidello o - come più correttamente
chiamato adesso - il collaboratore scolastico. Costui (o costei) ha la responsabilità di aprire e chiudere la
scuola, controllare gli ingressi, vigilare sugli allievi quando sono fuori dalle classi, aiutare gli alunni
portatori di handicap a utilizzare gli appositi dispositivi per entrare e uscire dall'edificio e tenere puliti e
in ordine i locali. Il bidello inoltre offre assistenza e informazioni a insegnanti, genitori, ragazzi e bambini
in merito al regolamento della scuola e a ogni attività a essa inerente.
Requisiti per diventare bidello
Per diventare bidello i requisiti 'istituzionali' sono pochi e constano essenzialmente nel possesso del diploma
di scuola media inferiore e - per avere maggiori probabilità di passare i concorsi - in un'esperienza, anche breve, maturata nel ruolo presso una scuola pubblica. Da
un punto di vista personale, sono invece richieste pazienza, collaboratività, empatia con bambini e ragazzi e
disponibilità a svolgere mansioni come la pulizia dei locali. Certo, andando a ritroso nei ricordi scolastici la
maggior parte dei bidelli incontrati non rispondeva esattamente a queste caratteristiche, tuttavia l'invito per
chi medita di intraprendere questa strada è di non sceglierla a cuor leggero, ma di impegnarsi sempre e comunque
con professionalità, soprattutto in considerazione dell'ambiente in cui ci si troverà a operare e dei soggetti
con i quali si interagirà.
Concorsi e 'aste' per diventare bidello
Per diventare bidello si possono tentare due strade, quella del concorso e quella della cosiddetta 'asta' (che a
grandi linee assomiglia alla chiamata pubblica). Nel primo caso è necessario verificare con una certa continuità
l'apertura di nuovi bandi sul sito del MIUR, sezione Istruzione - Personale scuola - Personale ATA: qui infatti
sono pubblicate tutte le ricerche di collaboratori effettuate dalle scuole di ogni ordine e grado di Italia. In
caso positivo, per partecipare è necessario seguire le singole procedure indicate nel regolamento del concorso
di interesse. Per prendere parte alle 'aste', invece, per prima cosa è necessario iscriversi alle liste di
collocamento obbligatorio del Centro per l'Impiego da cui si dipende, quindi monitorare le date in cui saranno
fatte quelle per il personale scolastico e infine presentarsi - nell'orario indicato - muniti di documento di
riconoscimento e del modulo Isee, necessari alla compilazione da parte degli addetti delle graduatorie che stabiliscono l'ordine di chiamata. Le
aste sono aperte a tutti i cittadini italiani e residenti nell’Unione Europea.