Ha detto Albert Camus: "per diventare famosi basta ammazzare la portinaia". E tutto considerato, il romanziere, drammaturgo e filosofo francese, Premio Nobel per la Letteratura nel 1957, ha formulato quella che si dice una profezia autoavverante, perfetta per i giorni nostri. Se da un lato infatti l'ossessione dei tempi moderni è 'diventare qualcuno', dall'altro l'attualità sembra consegnare alla storia solo 'big bad'. Come fare allora a scrivere il proprio nome nel grande libro della memoria collettiva senza diventare il Bin Laden di turno? Ecco alcuni consigli per provarci: scherzosi, semi-seri o serissimi, ma tutti per fermarsi un momento a riflettere su che cosa conta davvero nella vita.
Conosci te stesso: chi sei e che cosa vuoi diventare?
Enunciato nel VI secolo a. C. dal filosofo greco Talete, il motto inciso sul frontone del tempio dell'Oracolo di
Delfi è diventato la base del pensiero di Pitagora e Immanuel Kant, che ritenevano che prima di conoscere le
verità assolute l'uomo dovesse raggiungere una piena autocoscienza. Che senza scomodare i massimi sistemi,
significa che per diventare qualcuno nella vita bisogna avere consapevolezza di sè, delle proprie aspirazioni,
dei propri punti di forza e delle proprie debolezze. Se siete stonati come una campana, dunque, inutile che vi
incaponiate con 10 ore di lezioni di canto alla settimana (povero maestro). E se non riuscite a mandare a
memoria neppure il testo di 'Soldati' di Ungaretti, allora forse è meglio che lasciate perdere la scuola di
recitazione. Insomma, il primo passo verso il successo consiste nel farsi un serio esame di coscienza e capire
se gli obiettivi che ci si pone sono realistici, corrispondono alle proprie vere aspirazioni e possono essere
realizzati con le capacità che si possiedono.
Poche idee, ma confuse... L'importanza di darsi degli obiettivi
Una volta che avete capito chi siete e che cosa volete fare nella vita (beati voi), lo step successivo consiste
nel fissare degli obiettivi da raggiungere gradualmente per realizzare il vostro progetto. E perché la
pianificazione abbia successo, deve essere realistica, per tempi e modi. Tipo: se pensate di avere la stoffa per
diventare il nuovo Steve Jobs, mettete in conto almeno una dozzina di anni di studio tra superiori, Università e
Master del caso (è vero, Mr. Apple ha mollato dopo il primo anno di College, ma insomma, è Steve Jobs!
Ricordate: realismo), poi preparatevi ad almeno altri tre/quattro anni di gavetta come misconosciuto dipendente
di qualche grande azienda per carpire tutti i trucchi del mestiere e quindi a un lasso di tempo variabile da
pochi a molti anni per realizzare il vostro prototipo. Quando avrete pronta la tecnologia che rivoluzionerà il
mondo, dovrete solo convincere qualche danaroso finanziatore che funziona davvero e che sì, può avere molto
successo. La prospettiva vi atterrisce e vi fa passare la voglia di provarci ancora prima di iniziare?
Ricordatevi che è molto difficile ottenere qualcosa senza mettere in conto un bel po' di sacrifici: le
alternative sono essere dei geni (categoria che, comunque, ha il suo bel da fare) o scegliere la strada
dell'illegalità...
Colpi di fortuna: aiutati, che il Ciel t'aiuta...
Se dopo le precedenti considerazioni avete capito che voi siete del tipo 'grandi risultati con il minimo
sforzo', la strada che potete tentare per diventare qualcuno è quella del colpo di fortuna. Ma come si fa a
farsi notare dalla Dea Bendata che per definizione - e a differenza della sua beneamata sorella Sfortuna - non
vede a un palmo dal naso? Mettendosi in traettoria e possibilmente il più vicino che si riesce. Quindi bando
alle frasi del tipo 'non ci riuscirò mai', 'non sono capace', 'figurati se capita proprio a me' e via di
ottimismo: non è scientificamente provato, ma è piuttosto vero che sostuire i pensieri negativi con altri
positivi aiuta a raggiungere i propri obiettivi. E materialmente? Bisogna mettersi in gioco. Quindi, se avete
scritto un libro, smettetela di tenerlo chiuso nel cassetto e di passare le vostre giornate a pensare come
sarebbe bello se ve lo pubblicassero: prendete il manoscritto e speditelo a tutte le case editrici che conoscete
(e anche a quelle che non avevate mai sentito nominare prima di trovarle su internet), quindi 'mettetevi in
tiro' e iniziate a frequentare gli ambienti che possono essere utili a portare a compimento il vostro progetto.
Festival, workshop con scrittori famosi, conferenze e via dicendo: con un po' di faccia tosta a volte basta
davvero poco per avere attenzione, ottenere un contatto e relizzare il proprio sogno. E a posteriori pensare:
che fortuna avere rovesciato la montagna di pizza rossa razziata al buffet sull'abito bianco della mia editor!